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Calepino del G.A.L. Serre Calabresi/Alta Locride

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Il GAL a Faye D’Anjou per la conferenza sull’Enoturismo in Europa

OLYMPUS DIGITAL CAMERAFra oltre 170 delegati, per i quali sembrava assolutamente normale partecipare ai lavori senza defilarsi, senza telefonare, senza distrazioni fuori tema, abbiamo probabilmente intuito subito che c’erano diverse cose da esplorare, e da imparare. Ed “esploratori” è stata proposta come traccia, per esperienze di questo tipo. Esploratori di una specie particolare: epicurei, cacciatori di gusto, e di sensazioni. Rispetto a “cultivons les plaisirs”, e “cultivons l’émotions”, il nostro slogan “coltiviamo futuro” sarà sembrato troppo sfumato, troppo generico. Per riempirlo di contenuti concreti servirà la messa a punto di più cose, la cui attenta osservazione giustifica, da sola, la partecipazione a un progetto di cooperazione.

Tutto, o quasi tutto, in questi ambiti, passa dalla capacità di cambiare – attraverso il confronto con le applicazioni altrui – le proprie abitudini. Concepire una diversa organizzazione della pietra (come hanno detto i portoghesi) pur lasciando che essa rimanga “pietra”. Così, nel resoconto delle differenti esperienze messe in pratica nei paesi europei coinvolti, si è aperto, per tutti, un ventaglio di possibilità tra loro spesso integrate e, entro certi limiti, integrabili.

L’ Europa dei vigneti  è composta da più di tre milioni d’ettari di paesaggio coltivato, che sono l’identità dei singoli territori.  Il turismo, durevole e sostenibile, affonda le proprie radici nella storia e nutre le fronde della vita concreta delle persone su quelle aree. Le vigne, così concepite, partecipano veramente alla ricchezza naturale e culturale dell’Europa. Vivono del lavoro di donne e uomini che sembrano instancabili, appassionati,  formati professionalmente, innamorati.

Noi abbiamo fatto esperienza di raziocinio, pulizia, armonia, allegria, euritmia. Abbiamo camminato tra vigneti che si perdevano oltre lo sguardo e l’orizzonte, su tutti e quattro i lati. Ordinati, precisamente allineati, luminosi anche nelle mattinate più grigie. Che cosa sortirà da tutto questo, dal confronto tra l’esperienza dell’industria turistica francese, il coraggio diversificato di spagnoli e portoghesi, i nostri primi, timidi, tentativi, è presto per dirlo. L’istituto Europeo degli Itinerari Culturali assicura coordinazione e assistenza tecnica, anche per quanto riguarda la diffusione delle informazioni: per ogni euro investito nel vino un euro e mezzo andrebbe investito per l’informazione. Anche perché, secondo un pensiero di Leonardo da Vinci opportunamente citato,  se qualcosa viene scritta, o addirittura vissuta, è probabile che non si dimenticherà mai.

Rimane, questa incursione della delegazione del GAL nella Valle della Loira, un’esperienza preziosa, da mettere a frutto. L’impressione netta è che i concetti di scambio, cambiamento, reciprocità, lontano dalla Calabria siano parola “viva”, e non crampi del linguaggio a cui restituire forma e contenuto. Le eccellenze del passato rischiano di incuriosire sempre meno. Tuttavia le nostre slide sono quelle che hanno attirato maggior attenzione. Anche per questo (e non solo per questo) resta da ringraziare (giacché è sfuggito, a differenza di quanto avvenuto in altri gruppi) la Dott.ssa Monica Mollo, Responsabile della Cooperazione Transnazionale. Integrum opus animavit.

link utili:

http://www.leader-layon-saumurois.fr/actions_de_cooperation,10,142.html

http://www.leader-layon-saumurois.fr/images/uploaded/LEADER/TR%204%20-%20italiens.pdf

http://www.itervitis.com

http://www.translayon.fr

Il Gal Serre Calabresi Alta Locride approda nell’Arcipelago delle Azzorre

 Il progetto di Cooperazione transnazionale “Il giardino dei vitigni“ ha portato il Gal Serre Calabresi Alta Locride a partecipare a un meeting internazionale nel territorio dei colleghi portoghesi.

Il disegno di cooperazione vede infatti collaborare – per lo sviluppo di una rete che promuova il turismo enogastronomico – cinque partner, facenti capo a cinque Gruppi di Azione Locale.

Insieme al Gal Serre Calabresi Alta Locride sono coinvolti nel progetto il Gal Gaillacois (ente capofila) e il Gal Layon per la Francia, il Gal Grater e il Gal Adeliaçor per il Portogallo.

Nel settembre 2011 il Gal Serre Calabresi Alta Locride aveva ospitato questi partner nel nostro territorio, conducendo proficue  giornate informative, di programmazione e di visita.

L’intento è quello di creare sviluppo dal punto di vista delle risorse enogastronomiche, e utilizzare al meglio le potenzialità di ogni singolo territorio mettendo a paragone produzioni, modelli di sviluppo comuni e migliori pratiche, nella convinzione (iscritta nel dna dei Gal) che le buone procedure di partenariato, lo scambio di esperienze, il confronto, conducono sempre, oltre ogni chiusura regionalistica o “etnica”, a una sintesi più efficace e più alta.

Il percorso portoghese è stato anche un modo per osservare come in un territorio apparentemente inospitale  –  l’arcipelago della Azzorre è di origine e di marcate caratteristiche vulcaniche –  si sia riusciti attraverso ingegno, perseveranza, e una buona dose di duro lavoro a trasformare “la pietra in vino”. Slogan che dovrebbe essere preso come ottimo punto di partenza e motivo di riflessione per chi voglia riuscire nello sviluppo delle proprie aspirazioni e del proprio territorio.

Nelle giornate dal 27 al 29 settembre diverse riunioni tecniche hanno messo a confronto i vari obiettivi e i risultati raggiunti, e si è lavorato all’organizzazione della conferenza finale che si terrà nel territorio della Loira nel mese di giugno 2013.