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Calepino del G.A.L. Serre Calabresi/Alta Locride

Piano di Sviluppo Locale “Terrae Nostrae”: si insedia il Comitato Tecnico Scientifico

Il GAL Serre Calabresi/Alta Locride allarga i propri orizzonti con l’istituzione e l’insediamento del Comitato Tecnico Scientifico: una struttura di direzione per il Piano di Sviluppo Locale (e non solo) dalla quale si attende supporto scientifico, riferimenti culturali, e relazioni con le istituzioni di ricerca nazionali e comunitarie.

Il Comitato si è insediato ufficialmente venerdì scorso, 11 ottobre, nella sede del GAL di Chiaravalle C.le, ed è composto dai professori Manlio Vendittelli e Pier Paolo Balbo di Vinadio dell’Università La Sapienza e Stefano Masini dell’Università Tor Vergata di Roma, dal prof. Francesco Santopolo, dal dott. Girolamo Grisafi, e dal responsabile nazionale dell’ufficio legale della Coldiretti avv. Giuseppe Murgida.

Al suo primo tavolo di lavoro, con il presidente del GAL Renato Puntieri, erano presenti i consiglieri Franco Candia (vice-presidente), Francesco Scalfaro, Piero Multari, Giuseppe Rotiroti e Sandra Pascali. Presenti anche la dott.ssa Rosalba Petrilli, biologa, ed il dott. Nicola Ritorto, consulente di impresa.

Insieme al resto della struttura tecnico-amministrativa, il consesso ha avviato una riflessione sul ruolo del GAL e su aspettative e ricadute dei suoi programmi di sviluppo. Franco Candia, nella sua relazione introduttiva, ha ripercorso lo stato di attuazione del PSL e rimarcato alcuni obiettivi da perseguire per far conoscere e valorizzare il territorio, sia con la progettazione e realizzazione di eventi a carattere scientifico sia attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come il GIS e le App.

Il prof. Venditelli ha ribadito come per il GAL sia il momento di agire: “A fronte di una programmazione e di un Piano di alto livello – ha ripetuto – oggi è il momento della sua applicazione concreta con un programma sistemico che consenta di verificare e valutare gli effetti sul territorio e sull’economia locale”.

Sulle ipotesi di valorizzazione e conoscenza del territorio è intervenuto il prof. Masini che ha sottolineato la necessità di recuperare una “identità di area” come idea su cui costruire un’azione sistemica: “un gruppo permanente per lo sviluppo locale, le eccellenze culturali, la presenza di elementi di indubbia rilevanza storica e scientifica“ sono solo alcune delle realtà sulle quali costruire un marchio d’area la cui conoscenza e comunicazione non può che essere veicolata utilizzando i nuovi strumenti che le nuove tecnologie offrono.

Il Prof. Balbo ha sottolineato come ”identità” e “paesaggio”, dialetticamente connessi ai concetti di passato e futuro, di tradizione e di innovazione, sono le categorie da cui partire per progettare e realizzare strumenti di promozione e marketing territoriale.

Su queste idee il tavolo di lavoro ha avviato una discussione che ha evidenziato punti sostanziali di convergenza: dall’esperienza positiva del Contratto di Rete di Imprese realizzata nell’area della Locride ed esposta dal dott. Ritorto, alla formazione e all’assistenza tecnica a operatori e strutture sottolineata da Sandra Pascali, fino alla necessità di un rapporto sinergico tra Consiglio di Amministrazione e Comitato Scientifico auspicata da Francesco Scalfaro.

Il Comitato Scientifico, ha sottolineato nelle sue conclusioni il prof. Vendittelli che ne è anche il coordinatore, “si muoverà necessariamente nella logica dell’economia sistemica individuando una gerarchia delle cose da fare e delle azioni da intraprendere in relazione ai risultati ed agli effetti attesi, ricercando certamente la praticabilità territoriale ma escludendo visioni puntuali e campanilistiche”.

E l’intero territorio, probabilmente, attende che queste parole scendano dal cielo delle astrattezze e degli enunciati, per diventare “carne”, e “pane”.

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